venerdì, agosto 21, 2015

Diario astrofotografico

Negli ultimi giorni mi sono messo in testa di iniziare a fare qualche foto decente, con la scusa del buon cielo di Sgurgola. Ecco una cronaca di questi giorni di sperimentazioni: primi, timidi e maldestri passi nella fotografia astronomica. Vediamo come un Giovanni nel suo ambiente naturale si comporta di fronte a una reflex.

Prima serata, 16 agosto 2015

Attrezzatura: Reflex, cavalletto cinese, gatto.

Il cavalletto cinese ovviamente rotto e tenuto insieme con un po' di scotch, giusto per rendere la sfida ancora più difficile, perché a me piacciono le sfide! Con solo il cavalletto, senza insegumento, ho fatto pose da 11 secondi a 55mm di focale, con la speranza di catturare qualche fotone che non aveva niente di meglio da fare che colpire il CCD della mia macchina fotografica. Contro ogni mia aspettativa, qualcosa l'ho effettivamente fotografata! Utilissima è stata la scoperta dello scatto continuo della reflex che mi permette di scattare in automatico dieci foto di fila, senza dover premere il pulsante ogni volta. Il mio gatto è stato sempre di compagnia strusciandosi sul cavalletto facendo venire le foto mosse, oppure saltandomi addosso all'improvviso facendomi prendere un colpo.

Ecco il risultato delle pose su M31, la Galassia di Andromeda. Meglio di come l'abbia fotografata in precedenza, ma è comunque poco contrastata e rumorosa. Inoltre la mancanza di un inseguimento allunga un po' le stelle.


Questa è NGC 7000, la nebulosa Nord America, che è saltata fuori dai file Raw più facilmente di quanto pensassi! Urge un'osservazione visuale...




Seconda serata, 17 agosto 2015

Attrezzatura: Reflex, telescopio, una cinta e tanta fantasia. E un gatto.

La sera del 17 agosto, l'illuminazione: non posso fare pose inseguite, ma se riuscissi ad attaccare la reflex in parallelo al telescopio potrei farlo! Presa una vecchia cinta, il raccordo del cavalletto e mio padre, mescolandolo a tante puntate di Art Attack viste da piccolo, è uscita fuori questa meraviglia tecnologica! Vi consiglio di munirvi di pop corn e un'aranciata fresca per godervela al meglio.


 


Il risultato è stato migliore di quanto mi aspettassi: la reflex è ancora integra, è rimasta ben salda ancorata sul tubo senza muoversi. Allineato il telescopio e dopo averlo un po' bilanciato, l'inseguimento è stato praticamente perfetto. Per la prima volta stelle puntiformi!





Ho tentato un'altra ripresa su NGC 7000, per fare anche un confronto con la precedente foto. Il risultato è stato decisamente migliore!




Con Andromeda sono arrivate le prime imprecazioni: perché diavolo la foto è così rumorosa? Ho provato tutti gli allineamenti e le impostazioni possibili di Deep Sky Stacker, ho tentato tutte le elaborazioni che conoscevo... Ma niente. Il risultato era sempre un guazzabuglio di rumore, dal quale la Galassia faceva fatica a divincolarsi. Con l'elaborazione di Nunzio Micale, che in astrofotografia è decisamente più ferrato di me, ho salvato questa foto dal cestino. Andiamo un po' meglio! Alla fine ho scoperto il problema di tutto questo rumore: troppi pochi ISO. Li avevo mantenuti a 200 pensando di avere un rumore più basso, ma allo stesso tempo il segnale dalla galassia era molto minore. Quindi per metterla in risalto saltava fuori anche tutto il disturbo.


Ecco poi una foto del campo stellare tra la Freccia e la Volpetta. Si vede a destra l'attaccapanni, un simpatico asterismo a forma di stampella (in questo caso rovesciata). Facendo più attenzione al centro compare, piccolissima, la Nebulosa Manubrio! Anche a 55mm di focale sfoggia la sua tipica forma bilobata e il colore verde-azzurro.





Anche stavolta non è mancato il gatto che ha pensato bene di farmi rischiare un infarto prendendomi alle spalle mentre allineavo il telescopio.

Terza serata, 20 agosto 2015.

Attrezzatura: Reflex, telescopio, computer, stavolta senza gatto.

Questa sera attrezzatura astrofotografica da assalto: reflex sul telescopio, collegata al mio computer con il software per controllarla in remoto. Lo scopo era fare esposizioni più lunghe dei soliti 30 secondi, con degli ISO più alti per correggere gli errori della scorsa serata. Opto per pose da due minuti a 1600 iso.

Riproviamo la nebulosa Nord America per la terza volta: venti pose da due minuti, un totale di quaranta minuti di posa. Grazie alla funzione timer ho dato il via alle esposizioni e sono andato a farmi i fatti miei. Ora si che si ragiona!


Stesso vale per la galassia di Andromeda. Quaranta minuti anche per lei, finalmente si stacca come voglio dal fondo cielo mostrando le sue caratteristiche principali tra cui i bracci a spirale di polvere scura. 
 

 Questi sono i risultati di queste serate di duro lavoro: credo proprio che ricomincerò a disegnare.





 

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