venerdì, dicembre 01, 2017

Alba su Copernico e volo radente su Pitagora

Vi ricordate di quel bel blog che parlava di disegno astronomico e osservazioni dal balcone di casa? Era proprio ben fatto, e il ragazzo che ci scriveva sopra era davvero simpatico!

Ebbene sì, esisto ancora. Esonero dopo esonero, fronte freddo dopo fronte freddo, serata con seeing orribile dopo serata con seeing orribile, rieccomi qui. In effetti non è stato un periodo troppo produttivo dal punto di vista astronomico e i pochi articoli che avevo scritto sono rimasti nelle bozze, perché, sapete, ho la crisi dello scrittore.

E' passato un sacco di tempo dall'ultimo disegno lunare qui pubblicato, e in effetti potreste storcere un po' il naso scoprendo che il mio ultimo "lavoro" ha come soggetto proprio lo stesso cratere della scorsa volta, Copernico. In effetti, il mio amore platonico per questa formazione lunare non si placa mai, quasi quanto quello che provo per i crateri quasi appena uscenti dalla notte lunare: è bellissimo pensare che se un astronauta si fosse trovato in quel luogo e in quel momento avrebbe visto la Terra brillare proprio sulla sua testa e il Sole sorgere dal ripido bordo del cratere, illuminando lentamente la pianura qualche kilometro più in basso dell'Oceanus Procellarum.



Per realizzare il disegno ho impiegato una mezz'ora abbondante a 222 ingrandimenti, con il mio fidato Celestron C8. L'ottimo seeing mi ha invogliato a tirar fuori la ASI 120 che mi è stata gentilmente prestata da un ricercatore dell'Osservatorio, un'ottima webcam astronomica per le riprese in alta risoluzione. Il risultato è stato questo:



Non male, tenendo conto della mia totale incompetenza nell'elaborazione di foto planetarie! Guardate quanti dettagli si vedono, e soprattutto quanto sono belle le delicate pieghe che percorrono le pianure circostanti, formazioni molto sfuggenti che possono vedersi soltanto con la luce radente. Sulla destra di Copernico, invece, c'è il cratere Eratostene, circondato da lunghe catene montuose.

Un altro disegno che volevo pubblicare, a più di due mesi dalla sua realizzazione, è quello del cratere Pitagora: questo cratere si trova al limite del lato visibile della Luna, che quindi si può osservare soltanto pochi giorni prima della Luna piena, sul lembo nord-occidentale del terminatore. La cosa che mi piace particolarmente di questo cratere è che a causa della sua posizione, con la luce giusta, sembra di volarci sopra: 



La vista mi ha ricordato questa foto scattata dalla sonda Kaguya, della JAXA, scattata però dall'orbita lunare.



Le ombre lunghissime proiettate dal picco centrale si allungano per decine di kilometri fino a toccare il bordo di Pitagora: basti pensare che questo cratere, da parte a parte, è largo 120 kilometri!

Sperando che Babbo Natale mi porti un Dicembre pieno di cieli sereni e di aria ferma, alla prossima osservazione!







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